Domenica, 17 Febbraio 2008 03:30

Uno statuto europeo per le piccole imprese

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La Commissione Ue proporrà in giugno una legge per definire lo statuto legale delle piccole e medie imprese e aiutarle a svilupparsi. Lo ha indicato l'esecutivo europeo. Si chiamerà “Small business act” e includerà misure concrete che libereranno "il potenziale di crescita delle Pmi", è scritto in una nota comunitaria. Una consultazione pubblica è aperta fino a marzo. In Europa esiste già uno statuto della società europea che permette alle imprese di esercitare l'attività in tutto il mercato unico con una forma giuridica unica e che facilita le fusioni e la creazione di filiali. E' però riservato alle imprese che abbiamo almeno 120mila euro di capitale sociale.

L'obiettivo comunitario è di ridurre il carico burocratico che pesa sul business delle piccole e medie imprese, facilitarne l'accesso agli appalti pubblici e al credito. Le Pmi, imprese con meno di 250 addetti con un giro d'affari inferiore a 50 milioni di euro e indipendenti dalle grandi imprese, costituiscono l'ossatura fondamentale dell'economia europea.

Nella Ue se ne contano 23 milioni, pari al 99% delle imprese, e danno lavoro a 75 milioni di persone, In alcuni settori, come tessile, costruzioni e mobile, rappresentano l'80% del totale dei posti di lavoro. La Commissione Ue sottolinea che mentre l'importanza delle pmi in termini economici è largamente riconosciuta, ci sono pesanti limiti alla loro crescita sia quantitativa che dimensionale.

Due le cause: pochi cittadini sono attratti da questa sfida professionale e sono disposti a correre dei rischi di avvio e di gestione di una piccola e media impresa; l'attuale legislazione e regolazione "complica il lavoro delle Pmi e aggiunge costi indebiti".

Fonte: Commissione UE

Confimpresa Roma

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